PROGRAMMAZIONE DELL'AZIONE EDUCATIVA
Il Collegio dei Docenti, nel
definire le proprie scelte educative si ispira ai fini generali
della scuola secondaria di 1° grado
 |
Scuola della
educazione integrale della persona
|
 |
Scuola che colloca nel
mondo |
 |
Scuola orientativa
|
 |
Scuola dell’identità
|
 |
Scuola della
motivazione e del significato
|
 |
Scuola della
prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi
|
 |
Scuola della relazione
educativa |
nonché agli orientamenti contenuti nel
documento sui “Saperi” elaborato dalla Commissione dei Saggi ed alle
istanze di innovazione recepite dal Regolamento sull'autonomia
organizzativa e didattica in applicazione dell'art. 21 della legge 59/97.
E' convinzione di questo Collegio che le
istanze di diversificazione della domanda formativa espressa da questa
realtà culturale possono trovare risposte adeguate in una organizzazione
didattica basata su una razionale e proficua utilizzazione di tutte le
risorse, sia umane che strutturali, conformando la propria azione
educativa alla realizzazione del principio della discriminazione positiva
che si traduce nella possibilità di articolare un'offerta formativa che
garantisca risposte differenziate ad esigenze diverse.
Scelte
educative
Le scelte educative di questa scuola media
implicano, pertanto, modalità di intervento tipiche di una scuola che
intende operare per “progetti e competenze” al fine di affrontare più
efficacemente il quadro di complessità nel quale occorre coniugare, tra
l'altro, la diversificazione dei processi formativi con l'unitarietà dei
saperi alla luce dei profondi mutamenti introdotti dall'art. 21 legge
59/97 e dal
Regolamento sull’Autonomia scolastica.
Più specificamente, il Collegio dei
Docenti, rapportando le finalità delle Osa delle
Indicazioni Nazionali alla realtà
locale, definisce percorsi educativo-didattici che mirano a:
 |
Promuovere la formazione complessiva
della personalità dell'alunno nella molteplicità dei suoi aspetti
costitutivi;
|
 |
Garantire il diritto all'educazione,
inteso come diritto della persona a farsi uomo nella pienezza dei
suoi atteggiamenti, delle sue capacità, delle sue conoscenze;
|
 |
Affermare il principio della scuola di
base come scuola di tutti che deve “farsi scuola per tutti”, adeguando
le finalità alle potenzialità ed all'identità personale, sociale,
culturale degli alunni;
|
 |
Operare affinché nell'alunno si
costruiscano l'uomo ed il cittadino;
|
 |
Offrire agli alunni occasioni di
sviluppo integrale in tutte le direzioni;
|
 |
Condurre gradualmente l'alunno ad una
sempre più chiara conoscenza di sé;
|
 |
Mettere l'alunno in condizioni di
operare scelte realistiche nell'immediato e nel futuro.
|
Conseguentemente le scelte educative
operate sono correlate all’area della educazione linguistica
(Comunicazione), dell’educazione scientifica (Ambiente) e
dell'educazione alla salute (Nuove educazioni) .
a)
Area dell'educazione linguistica
Sviluppo di un'adeguata competenza
comunicativa degli alunni operante sia a livello ricettivo che produttivo,
essa pertanto richiede un'educazione alle diverse modalità comunicative ed
ai codici che le organizzano.
Le istanze di una comunicazione globale
efficace e quelle di un'educazione integrale postulano lo sviluppo delle
capacità di comunicare nella dimensione:
 |
Linguistica
|
 |
Sociolinguistica
|
 |
Paralinguistica
|
 |
Extralinguistica
|
Sul piano della pratica pedagogica ciò
comporta la finalizzazione degli obiettivi degli insegnamenti linguistici
allo sviluppo di un'adeguata competenza comunicativa sia nelle sue
componenti a priori che a posteriori:
Componenti a-priori CC |
Competenza linguistica
Competenza pragmatica
Competenza testuale |
Componenti a-posteriori CC
|
Competenza sociale
Competenza
psicorelazionale
Competenza
sociosituazionale |
b)
Area dell'Educazione Ambientale
 |
Acquisizione da parte
dell'alunno di una “concezione sistemica” di ambiente
|
 |
Riappropriazione di una
visione di rapporto profondo con lo spazio e gli elementi che lo
caratterizzano |
 |
Consapevolezza dei principi
di complessità e differenziazione
|
c)
Area dell'Educazione alla Salute e alla Convivenza
civile
 |
Consapevolezza della salute
come valore da perseguire attraverso attività ed iniziative riferite a:
|
-
Educazione alimentare
-
Educazione sanitaria
-
Sicurezza
-
Educazione stradale
-
Educazione alla legalità e
alla cittadinanza
-
Educazione all’affettività
Definizione degli
obiettivi formativi per la pianificazione didattica dei Piani di
studio personalizzati
Area
linguistico - espressiva
 |
Acquisire ed
esprimere attraverso lo sviluppo delle abilità linguistico – comunicative,
sottese a tipologie testuali diversificate
(grafiche, sonore, visive, gestuali), l’esperienza del mondo e di sé.
|
 |
Prendere
coscienza della diversità dei codici linguistici, delle analogie e
differenze tra linguaggi verbali e non verbali,
mediante la quale permettere e valorizzare una dotazione linguistica
universale costitutiva della personalità
|
 |
Potenziare le capacità
percettive |
 |
Allargare l’area della
socialità |
 |
Acquisire consapevolezza
della lingua come strumento di comunicazione e potenziamento sia delle sue
componenti a priori che a posteriori
|
 |
Sviluppare le abilità di
studio che consentano una suddivisione interna dei lavoro, in modo da
potenziare le capacità di razionalizzazione dei compiti ai fini di
un orientamento formativo
|
 |
Prendere coscienza del
patrimonio culturale dell'ambiente in cui l'alunno opera perché giunga al
dominio dei contenuti ed acquisisca una maggiore maturità sociale.
|
Area
logico - scientifica
 |
Sviluppare
nell'alunno un atteggiamento scientifico nella osservazione, descrizione
e spiegazione dei fatti della realtà circostante
|
 |
Riconoscere proprietà
varianti ed invarianti |
 |
Riconoscere analogie e
differenze |
 |
Inquadrare in un medesimo
schema logico questioni diverse
|
 |
Formulare ipotesi
|
 |
Rilevare
ed elaborare dati |
 |
Valutare i fenomeni
|
 |
Confrontare i risultati
|
Area
euristico - ambientale
 |
Conoscenza
delle vicende umane al fine di orientare la propria esistenza con
riferimento alla realtà circostante
|
 |
Abituare l'alunno ad una
corretta prassi per la ricerca basata sui procedimenti dell'analisi e
della sintesi |
 |
Maturare
orientamenti che sostanziano la responsabilità personale all'interno del
contesto sociale, culturale ed ambientale
|
 |
Conquistare
una capacità critica che permetta alla persona di darsi dei criteri di
condotta, di comprendere la funzione delle norme che consentono un
corretto rapporto tra individuo ed individuo, tra individuo ed ambiente.
|
Strategie
didattiche
 |
Le
strategie didattiche recuperano metodiche ispirate al principio della
personalizzazione dell'insegnamento e tendono a:
|
 |
Assicurare interventi
adeguati agli stili cognitivi ed ai ritmi di apprendimento degli alunni;
|
 |
Creare nelle classi
situazioni differenziate di apprendimento;
|
 |
Prefigurare
un'organizzazione educativa e didattica articolata, flessibile, modulare,
in risposta all'esigenza di creare situazioni di apprendimento con momenti
comuni e con momenti diversificati;
|
 |
Organizzazione dei
contenuti per unità di apprendimento a sviluppo ciclico, nell'ambito
del biennio e del monoennio, capaci di
promuovere abilità trasversali e momenti di lavoro
interdisciplinare;
|
 |
Privilegiare percorsi dal
semplice al complesso, dal concreto all'astratto, dal vicino al lontano
|
 |
Favorire la
problematizzazione degli argomenti;
|
 |
Promuovere il dialogo, la
discussione ed il dibattito;
|
 |
Potenziare
l’uso della relazione orale e scritta per abituare gli alunni ad una
continua verifica delle conoscenze nei diversi ambiti disciplinari;
|
 |
Utilizzare il lavoro di
gruppo e l’apprendimento cooperativo;
|
 |
Coinvolgimento
attivo dell’alunno nell’ambito del progetto affidandogli compiti di
responsabilità, funzioni di guida in iniziative didattiche ed integrative,
ruoli di rappresentanza del gruppo
verso terzi;
|
 |
Organizzazione di lavori di
ricerca e di documentazione;
|
 |
Finalizzare l'analisi
dell'errore all’auto-valutazione;
|
 |
Favorire una visione
circolare del sapere, attraverso collegamenti e riferimenti alle varie
discipline; |
 |
Aiutare a pianificare la
giornata per favorire sistematicità nello studio, fissare tempi, fasi e
priorità. |
A tal fine
il contratto formativo deve
 |
Consentire
la positiva interazione di tutte le componenti della comunità territoriale
ed in ordine ad esso l’alunno è tenuto a sapere dove arrivare, qual è il
suo percorso formativo e dove è arrivato;
|
 |
Essere supportato da una
valutazione sistemica che deve consentire di controllare, regolare in
itinere gli interventi programmati;
|
 |
Riferire la responsabilità
pedagogica a tutti coloro che operano in concorso collaborativo con la
scuola; |
 |
Garantire
la trasparenza all'interno ed all’esterno del sistema scolastico da
intendersi come presupposto per la condivisione e la credibilità stessa
del progetto educativo.
|
Opzioni metodologiche
Le scelte di tipo metodologico sono
effettuate coerentemente con una pratica pedagogica fondata sull’attività
di ricerca-azione che faccia leva sui processi di apprendimento piuttosto
che su quelli di insegnamento e che in sostanza privilegia:
 |
Sviluppo delle capacità,
degli atteggiamenti degli alunni;
|
 |
Acquisizione degli strumenti
conoscitivi disciplinari;
|
 |
Padronanza dei linguaggi;
|
 |
Possesso delle modalità di
indagine; |
 |
Acquisizione dei quadri
concettuali delle diverse discipline.
|
Nello specifico le opzioni metodologiche
si baseranno su:
-
Pianificazione dell'attività didattica,
-
Centralità delle attività laboratoriali;
-
Metodologie di tipo comunicativo e
legate ad una didattica attiva,
-
Valorizzazione dell'ambiente a scopo
didattico,
-
Utilizzazione di strumentazione varia e
funzionale,
- Diversificazione
delle metodologie per le attività di recupero e
di approfondimento disciplinare.
Scelte didattiche
 |
Organizzazione
dei contenuti per moduli multidisciplinari nell’ambito del triennio capaci
di promuovere abilità trasversali e momenti di lavoro interdisciplinare;
|
 |
Privilegiare
percorsi dal semplice al complesso, dal concreto all’astratto, dal vicino
al lontano previa rivisitazione dei contenuti disciplinari in un’ottica di
essenzialità e di competenza.
|
 |